domenica 29 gennaio 2012

Lo sgabello


Aprivo libri e cadevano fogli e con i fogli piovevano ricordi.
Scontrini ammassati dal 2007, bollettini delle presenze on line, telegrammi, scontrini di tastiere, biglietti aerei per Doha, Boston, Mx City, Londra, cartine geografiche, depliant di scooter, i preventivi per il mutuo, la tessera elettorale, la tessera sanitaria.
Le persone ordinate certe cose le fanno accadere nei cassetti e se ne vedono bene dal riaprirli.
La mia libreria era diventata una cassettiera i di cui cassetti erano i libri.
Ho riposto i miei tre anni di ricordi in carta in una bacinella piena d’acqua li ho strizzati per poi lavorarli  a mano fino a farli diventare un cubo di circa settanta centimetri per settanta.
Tra un paio di giorni il cubo si solidificherà ed allo stesso darò la funzione domestica dello sgabello da scrivania.
Per fortuna non ci si siede con la testa o con l’addome e quei ricordi tramite una semplicissima associazione di idee potranno facilmente rendersi conto del posto in cui sono stati mandati. Più di tutti dovranno capirlo quelli belli che ancora ancorano il passato al presente impedendogli di trapassare.
La prima cosa che comprerò per la mia nuova cameretta sarà una cassettiera. Lo sgabello di carta invece non è tra gli oggetti da traslocare. 

domenica, 22 maggio 2011Anchor

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