domenica 29 gennaio 2012

In mente


E che ci posso fare se spesso faccio le cose in mente. Anche nei locali a me capita spesso soprattutto appena arrivo di ballare in mente. Muovo i piedi, le mani, le dita di entrambi, il collo e la testa e ballo dentro. A volte degli uomini dagli sguardi languidi si avvicinano con un fare interessato e mi chiedeno: “ ma perchè non balli?” io rispondo loro “mah, in verità sto ballando” e loro scappano.
Anche a scuola ad esempio i compiti a casa io li facevo in mente e la maestra lo sapeva ed ogni mattina appena arrivavo in classe mi chiedeva di metterli in bella copia e per iscritto. All’inizio sembrava un pò infastidita ma in realtà poi imparò a volermi bene. Infatti una volta finiti i compiti per casa in classe mi mandava a fare il caffè per tutto il collegio dei docenti-maestri. Ma non l’ho mai vissuta come una punizione era il nostro accordo tacito. Io facevo i compiti per casa in mente a casa e poi per iscritto in classe. In cambio del suo silenzio con la mamma preparavo i caffè e quindi la maestra era buona perchè il fatto che io a casa disegnassi gli elefanti volanti invece di scrivere i compiti è sempre rimasto un nostro segreto. E’ anche vero che la mamma però non ha mai saputo che io giocavo con il fuoco dei fornelli.
Anche il mio essere felice si svolge molto in mente e se per eventi avversi ed in gran parte per mia natura raramente sale al di sopra del limite di quello che è considerato il livello socialmente accettabile per non rischiare l’emarginazione mi dispiace. Ultimamente però mi dispiace di più, sia per me perchè ho tenuto male in mente il limite che era un bel pò sotto la soglia ed è uscito fuori ed anche un pò per Piero che sia uno o più di uno che forse ha pensato che mi potessi chiamare Felicita Natale.  


sabato, 29 ottobre 2011

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