domenica 29 gennaio 2012

L' Influenza


Che bello tornare a casa e trovare il brodino caldo preparato con tanta cura dalla mamma. Il brodino con le verdure fresche e il formaggino Susanna. La mamma sa già quando hai il raffreddore alle ossa e non devi nemmeno chiamarla la sera prima di uscire dall’ufficio per ordinarle le cure, lei è a casina che aspetta solo quello. La mia mamma stasera mi ha rimboccato le coperte e adesso sono qui nel mio lettino caldo che scrivo la mia influenza. La mia influenza in realtà non è un virus credo piuttosto che sia una sorta di malattia mentale. Infatti prima quando la mia mamma preparava il brodino ed io ero lì che la guardavo con ammirazione mi sono resa conto che quella vicino ai fornelli ero io anche perchè l’altra non è così bassa e poi ha i capelli biondi e gli occhi azzurri come le donne del nord-est Europa e nel domandarmi se effettivamente io sono la figlia di lei mi è venuto il dubbio che io sia la madre di me perchè sicuramente in questo modo mi somiglierei di più. Ma la verità è che oggi avrei voluto che fosse qui o forse vorrei essere io lì, nella casa dei ricordi, nella città con più memoria. E’ frequente per me sentire le mancanze, ma questa non è tra quelle ricorrenti. Quelle ricorrenti sono quando la mattina mi sveglio e mi accorgo di aver finito i cotton fioc e mi rendo conto che mi mancano, mi manca l’orgasmo del condotto uditivo che solo quei bastoncino possono provocare. O ancora quando apro il frigo e non trovo i carciofini sott’olio misto aceto e mi mancano perchè mi manca l’orgasmo delle papille gustative che quei vegetali poco fortunati nel loro aspetto riescono a darmi. Ci sono cose delle quali cerco di non approfondire la mancanza come ad esempio quando mi manca il pigiamino rosa con gli orsetti che è sempre lì nell’armadio a muro nel corridoio lato notte, o ancora quel gesto ordinario che facevo ogni sera prima di lasciarmi andare al sonno, ossia di tirare su il letto-brandina che di giorno giaceva sotto l’armadio a ponte e il suo scricchiolare ad ogni mio movimento, quanto l’ho odiato e quanto stanotte vorrei restare sveglia ad ascoltarlo. Forse è solo l’influenza.

sabato, 22 ottobre 2011

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